Yoga dell' ascolto e del silenzio
“Quando un cuore incontra un cuore aperto, quando un fiammifero si avvicina ad un fiammifero acceso, esso gioisce nell’unità, nella fiamma..non c’è piu’ fiammifero. Questa si chiama trasmissione. Ma non c’è nulla che sia trasmesso. Nessuno trasmette, nessuno riceve, c’è trasmissione da cuore a cuore. Non c’è che un cuore. Tutto il resto è romanzo.” Eric Baret
L’Insegnamento dello yoga non è altro che rendere cio’ che ho ricevuto. L’intenzione è passiva, ma la presenza è attiva. Yoga dell’ascolto e del silenzio prevede il prendersi cura, a tutti i livelli, e ancor piu’, prendersi carico dell’allievo, accompagnarlo a livello sottile nel sentire, istante per istante, essere tutt’uno con lui. –
Come?
Attraverso le posizioni dello yoga (asana) che sono lasciate colare in modo naturale sul corpo, andando oltre il concetto di postura; attraverso il respiro (pranayama) che ci permette il contatto con il corpo pranico-tattile; attraverso il rilassamento dei sensi (pelle, bocca, narici, mani, piedi, cervello..), che porta leggerezza e libera dal pensare.
Nello spazio di silenzio successivo all’asana, in tranquillità (quelli che alcuni chiamano meditazione o presa di coscienza) diviene possibile esperire l’energia del corpo. Quell’energia che ci libera da pesantezze, resistenza, paura e tensioni neuromuscolari, per scoprire - come scriveva Jean Klein - un corpo che " sembra luce", trasparente ,espanso nello spazio; sentirci finalmente senza centro, senza confini, Uno con lo spazio, spogliati dall’ego.
A quel punto, liberi da schemi e fissità, diviene possibile aprirci, espanderci, stare bene, essere in armonia con l’altro.